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Il senso del Performing Media

  • Immagine del redattore: Matteo La Porta
    Matteo La Porta
  • 11 mag 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 25 mag 2019

Macro Asilo #urbanexperience 6 Maggio 2019


Qual è il rapporto oggi tra Tecnologia e spazio all'interno di una collocazione architettonica?


Il Corpo e lo spazio


Con Carlo Infante abbiamo riflettuto sull'importanza delle parole: desiderio legato al corpo spazio e la sua riproduzione. Il performing media è anche una possibilità di fare teatro, un suono o un movimento che connette i corpi.

Michele Sambin si è soffermato sul rapporto con la tecnologia. Dalla pellicola al modo di pensare l'arte oggi, fino al computer e al web. Desiderio di comunicazione, di idee, di pensieri, semplice rapido e veloce; nel video loop la parola si consuma e diventa un suono (una ripetizione, una percezione e una sperimentazione). Nell'opera di Sambin propone che il tempo non sia più lineare, non esiste più un prima e un dopo. Sperimentare è metterci la faccia per comunicare idee. Nel videomapping, all'interno di un uliveto, Sambin utilizza una pittura digitale.


Nella performance l'artista riproduce il seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio, attraverso una tela collegato ad un proiettore. Rompere qualcosa di consueto, rispetto al reale per riconosce il reale. Prima ancora del teatro, attraverso la pittura e la tecnologia, decriptare l'alfabeto attraverso il proprio corpo.

Riflettiamo sulla dimensione di matrice e il senso della "riattivazione dell'attenzione": utilizzare la sensibilità e agire per il bene comune è il fine ultimo della performance.

Marco Quonda, tecnico di teatro, si occupa di un'installazione interattiva, una sorta di Kinect ad infrarossi, con cui possiamo interagire con la nostra mano, o il peso corporeo.


The Brain: una collettività connessa attraverso la tecnologia telefonica. Intelligenza artificiale e la rete di comunicazione producono una comunità temporanea. La tecnologia diventa linguaggio e muta nel tempo, non è solo estetica.

Interaction design: dentro un grande gioco giocato da altri


Carlo Presotto si è riferito ad una particolare performance che riguarda il tema dell'etero direzione. Utilizzando due diversi canali radio, gli spettatori rispondono con delle azioni a ciò che la voce dice di fare. Una relazione tra corpo e attivatori del corpo. Un canale comanda di salvare una scatola piena di gattini, l'altro di schiacciare la stessa. Due canali musicali, una diversa narrazione che ci interroga sul presente diventando oggetto di lavoro.

La tecnologia viene forzata per porsi domande su noi stessi, una ricerca tecnica sull'umano. Allora è qui che il teatro esiste anche senza l'attore, con il corpo dello spettatore.


Concetto di Ecosofia e saggezza.


Giorgio Panni, Koiné e il teatro incantato: natura e mente, raccontare la natura e l'appartenenza.


Attraverso la voce di Panni, lo spettatore è invitato ad entrare all'interno del Parco di Sutri e ad interagire con il proprio corpo con la natura che si trova attorno a lui.


La sacralità, il corpo e la natura come mezzo da sfruttare. Dal concetto di ecologia (unificazione, studio di tutte le parti) a quello di ecosofia tutto fa' parte della natura di cui noi facciamo parte, l'uomo è parte del tutto e la natura non è quindi un mezzo.





 
 
 

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